Bomarzo (VT): segreti e simboli del Parco dei Mostri

Bomarzo (VT): segreti e simboli del Parco dei Mostri

Tutti conoscono il Sacro Bosco di Bomarzo (VT) chiamato anche Parco dei Mostri, ma pochi sanno il significato delle misteriose statue che il principe Vicino Orsini aveva progettato e fatto realizzare nella metà del Cinquecento. Pur inserendosi nella cultura architettonica-naturalistica del periodo, questo parco è unico al mondo. Il luogo è rimasto un enigma per secoli, finché recentemente delle ricerche condotte dallo storico d'arte Antonio Rocca, hanno svelato i significati simbolici di questo giardino che andremo a scoprire insieme. E’ in assoluto una delle storie più intriganti della Tuscia, con dei retroscena anche struggenti, ed un unicum dell’arte che ha ispirato viaggiatori ed artisti di tutti i tempi. E’ l’unico luogo della provincia di Viterbo, nel quale sconsigliamo di andarci da soli, per non perdere la vera bellezza e grandezza di questa opera. Affidatevi ad una guida turistica esperta di Bomarzo: solo lei vi svelerà i segreti nascosti dietro ogni scultura e ogni angolo di questo straordinario bosco. Non limitatevi a vedere, insieme a noi imparerete a leggere: Il Sacro Bosco è un vero libro di pietra che aspetta di essere sfogliato.

Immaginate un arroccato e raccolto borgo della Tuscia, dominato da un castello e con posizione panoramica tra la Valle del Tevere e le pendici del Monte Cimino, con le caratteristiche architettoniche tipiche dei dintorni di Viterbo. Si tratta di Bomarzo (VT). La strada gli gira intorno e scende verso valle, per entrare in un luogo a metà tra un parco di sculture realizzate sulle pietre vulcaniche, ed un labirinto verde nel bel mezzo del bosco. Le statue hanno fattezze di giganti, animali mitologici, sfingi, antichi templi, draghi giganti, sirene, elefante, tartaruga e una mostruosa bocca spalancata, che insieme ad altre sculture sembrano bizzarrie, ma ancora suggestionano e fanno galoppare da secoli la fantasia di ogni visitatore. Nonostante non siano state scolpite da mani famose, racchiudono i più importanti significati e parlano ancora di verità troppo spesso dimenticate, ed incredibilmente attuali. 

Come visitare il Parco dei Mostri, da soli o con una guida turistica?

Il Parco dei Mostri di Bomarzo è da sempre il luogo più conosciuto e visitato della provincia di Viterbo e della Tuscia, anche se il suo nome originario è Sacro Bosco. Peccato però che il suo incredibile significato spesso passi in secondo piano, per chi, senza informarsi, sceglie di inserirlo nel proprio itinerario di viaggio e vacanza, convinto che si tratti di un parco divertimenti in pietra. Questo, infatti, è uno di quei luoghi della Tuscia dove la presenza di una guida turistica di Bomarzo è indispensabile, a meno che prima di visitarlo, si ha tempo per documentarsi in maniera approfondita, per non perdere la vera essenza e straordinarietà di questo luogo. Il Sacro Bosco cela un significato profondo e complesso e serve qualcuno che possa condurvi in un viaggio alla scoperta della storia, dell'arte e della simbologia che si trova dietro ogni scultura.
Con in mano la sola mappa fornita all'ingresso, il Sacro Bosco può sembrare un labirinto senza fine, ma con la nostra esperta guida turistica del Parco dei Mostri di Bomarzo, ogni scultura diventa un tassello di un puzzle più grande, svelando la grande visione e messaggio di Vicino Orsini. Spesso incontriamo visitatori che, pur affascinati dalle sculture, sembrano vagare senza una meta e si accontentano di un'esperienza superficiale, scattando selfie, foto ricordo e leggendo le brevi descrizioni. Il Sacro Bosco è molto molto di più!!! 

Sacro Bosco o Parco dei Mostri? Cos’è veramente il Parco dei Mostri?

Nato dalla mente visionaria di Vicino Orsini, un nobile del Rinascimento, il Parco dei Mostri è un'opera che riflette i tumulti e le contraddizioni di un'epoca segnata da grandi cambiamenti. Dopo aver realizzato la sua dimora nella parte più alta dell’abitato, Vicino aggiunge un giardino all’italiana nella parte scoscesa verso valle (e che ora non c’è più), e lo unisce con una parte del bosco che presenta delle criticità: la presenza di un torrente e delle grandissime rocce vulcaniche. Deciderà quindi di far scolpire le pietre più grandi lì dove si trovano, per trasferire in eterno i più importanti messaggi di tutti i tempi. Il risultato è una sorta di percorso iniziatico e di salvezza, che sintetizza la concezione della vita, della filosofia, della religione e del momento storico in cui egli è vissuto. Un vero libro trasformato in pietra! 

Cosa vedere al Parco dei Mostri

Immaginate di fare un viaggio alla scoperta di voi stessi, proprio come Dante nella Divina Commedia. Il Parco dei Mostri è un po' come una selva oscura, piena di prove e difficoltà, ma alla fine porta a una maggiore consapevolezza di sè stesso, ritrovando in se un frammento di natura divina. Attraverso infatti un percorso preciso, che dal basso sale verso l'alto, il visitatore compie una sorta di purificazione dell'anima, e per questo Vicino lo ha chiamato Sacro Bosco. È una sorta di santuario laico, un luogo dove celebrare la vita e la morte, il bene e il male.
 
Anche se è impossibile da spiegare in poche parole un così interessante e incredibile progetto di arte rinascimentale, sintetizziamo nel dire che il parco è diviso in quattro tappe, ognuna rappresentata da una scultura particolare:
  • Il Teatro: All'inizio, vi viene mostrata la mappa dell'universo, come se foste pronti a intraprendere un grande viaggio.
  • Il Mondo: Poi, dovrete affrontare le sfide della vita e liberarvi di tutto ciò che vi fa soffrire.
  • Il Carro di Cibele: Qui vi ricongiungerete con la natura, come in una sorta di Paradiso terrestre.
  • Cerbero: Infine, dovrete lasciarvi alle spalle il vostro corpo e le sue limitazioni per raggiungere una conoscenza superiore.
Dopo la morte di Vicino avvenuta nel 1585, il Sacro Bosco è caduto nell’oblio, abbandonato e inghiottito dalla vegetazione. Riscoperto nel secolo scorso, il Sacro Bosco divenne ben presto una meta ambita per gli artisti più innovativi. Figure come Salvator Dalì, affascinate dalle bizzarre sculture, contribuirono a farlo uscire dall'anonimato e a consacrarlo come un'opera d'arte unica nel suo genere. Il nome "Parco dei Mostri" nacque proprio da questa prima impressione che le sculture facevano sugli osservatori, e si diffuse rapidamente in tutto il mondo, ispirando artisti e visitatori. 

Il Parco dei Mostri è adatto ai bambini?

Anche i più piccoli si divertiranno un mondo! Non preoccupatevi se pensate che sia troppo complicato. Le nostre guide turistiche sono esperte e sapranno spiegare tutto in modo semplice e coinvolgente, anche ai bambini più piccoli. In poche parole, il Parco dei Mostri sarà un'esperienza unica che ci farà riflettere su noi stessi e sul mondo che ci circonda. Una vera lezione di vita, tra un mostro e l’altro! 

Si possono organizzare uscite didattiche e laboratori per le scuole al Parco dei Mostri?

Impara divertendoti al Parco dei Mostri! Da tanti anni noi accompagniamo scuole di ogni ordine e grado. Le nostre visite guidate ed attività didattiche sono pensate per stimolare la curiosità dei bambini e degli adolescenti, e facilitare la memorizzazione dei contenuti fondamentali. Sono un'occasione unica per avvicinarsi all'arte, alla storia e alla natura in modo divertente e coinvolgente. Richiedici il programma. Noi vi offriamo: Visite guidate personalizzate per tutte le età, laboratori, prezzi vantaggiosi per gruppi e scuole. Perché scegliere noi: Siamo guide turistiche esperte e appassionate ed il nostro laboratorio è un modo originale per conoscere il patrimonio artistico della Tuscia. Non perdere l'occasione di vivere un'esperienza unica! 

Cosa sapere, fare e cosa non perdere nella visita guidata del Parco dei Mostri di Bomarzo

Fiumi di inchiostro sono stati scritti sul Sacro Bosco, finchè pochi anni fa si è fatta luce sul vero significato, ben diverso da quello che fornisce il web sulla disperazione di un uomo che ha perso la sua amata. Non fatevi quindi ingannare dalle guide fai-da-te online: sono un labirinto di errori e supposizioni azzardate! Volete sapere davvero cosa si nasconde dietro l'Orco, il Drago, la Tartaruga e tutte le altre creature di questo luogo misterioso? Prenotate una visita guidata! Scoprirete che il Sacro Bosco è molto di più di un semplice parco: è un vero e proprio libro di pietra, un'enciclopedia visiva dell'Universo. Vi spiegheremo perché ci sono sfingi egizie all'ingresso, rocce scolpite come tombe etrusche e obelischi davanti a un teatro improbabile. Ma vi presenteremo anche il padrone di casa, nei panni del grande Ercole!
 
Il vero must del Parco però è entrare nella casa pendente, un’esperienza che assolutamente non dovete perdere! Sembra la soglia di un mondo capovolto dove la gravità gioca brutti scherzi. Sarà come addentrarsi in un labirinto interiore, dove i sensi vengono ingannati e l'equilibrio messo a dura prova. La testa gira come su una giostra, e il corpo viene proiettato in avanti, quasi come se volesse restare intrappolato in quella strana inclinazione. Uscire sarà una vera sfida, ma anche un'opportunità per ritrovare te stesso: un piccolo sforzo che ci farà apprezzare ancora di più il momento in cui riacquisteremo l'equilibrio. Legata anche a particolari momenti e personaggi storici, la casa pendente è un simbolo della ricerca dell'equilibrio e della lotta contro le avversità, un invito a trovare la propria stabilità in un mondo in continuo cambiamento. 

Cosa visitare vicino a Bomarzo in un itinerario di uno o più giorni nella Tuscia?

Puoi abbinare questo tour ad un altro con il tema dell’arte rinascimentale come Villa lante, uno dei giardini più belli all’italiana, il santuario della Madonna della Quercia o il capolavoro indiscusso del Palazzo Farnese di Caprarola, oppure logisticamente più comodo come il borgo sospeso di Vitorchiano o il centro storico e quartiere medievale di Viterbo. Ottima tappa per chi visita la Toscana e Roma, anche in occasione del Giubileo.
 
Preparatevi a un'esperienza indimenticabile, una delle più belle della Tuscia!
 

Informazioni tecniche e i consigli delle guida turistica di Bomarzo

  • Il Parco dei Mostri è parzialmente accessibile ai disabili ed ai passeggini dei bambini. Una parte è lineare e facilmente percorribile, altre invece richiedono un aiuto per le piccole salite su terreno battuto con qualche presenza di radici. Altre parti sono accessibili solo attraverso le scalinate di pietra all’aperto.
  • Per visitare il Parco dei Mostri ci vogliono due ore, ma la durata si riduce di molto per chi si fa un giro senza spiegazioni (e comprensione). Sul posto non ci sono audioguide né guide turistiche. Le guide turistiche sono tutte libere professioniste e vanno sempre prenotate con anticipo.
  • È vietato l’ingresso agli animali (sigh) e fuori ci sono dei box dove possono attendere il loro proprietari.
  • La lunghezza dell’intero percorso ad anello è di circa un chilometro, ma essendo irregolare sembra allontanarci molto dal punto partenza. In totale si estende su tre ettari di terreno. Ci sono gradini in pietra a scendere ed a salire.
  • Consigliamo scarpe comode
  • Il parcheggio del Parco dei Mostri è gratuito, grande e sterrato. Consigliamo di parcheggiare di fronte alla biglietteria.
  • All’ingresso ci sono bagni, un bar, un bookshop, un ristorante e delle aree attrezzate con panche per consumare il proprio cibo.
 
Recensioni di chi ha visitato il sito con le guide turistiche del Parco dei Mostri di Bomarzo:
Recensione1: https://www.google.com/maps/contrib/109954584649636414660/reviews/@42.2766546,12.0270593,16.25z/data=!4m3!8m2!3m1!1e1?hl=it&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI0MTAwMi4xIKXMDSoASAFQAw%3D%3D
Recensione 2: https://www.google.com/maps/contrib/114074283695516539192/reviews/@42.2774682,12.0250989,17z/data=!3m1!4b1!4m3!8m2!3m1!1e1?hl=it&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI0MTAwMi4xIKXMDSoASAFQAw%3D%3D
Recensione 3: https://www.google.com/maps/contrib/117157663157972788206/reviews/@41.697938,13.3908661,9z/data=!3m1!4b1!4m3!8m2!3m1!1e1?hl=it&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI0MTAwMi4xIKXMDSoASAFQAw%3D%3D

Visita guidata a cura delle Guide Turistiche di Bomarzo (VT) di Antico Presente
 
 


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