Allumiere RM): un viaggio dalla preistoria alle vie dei minatori
Allumiere è un piccolo centro collocato sulle cime più elevate dei Monti della Tolfa, molto vicino alle coste tirreniche e posta al centro di una zona ricca di storia e di notevole interesse archeologico e naturalistico, con una cornice collinare la cui formazione vulcanica ha dato origine ad una straordinaria ricchezza di materie prime.
Conosciamo Allumiere per le sue miniere di allume. Infatti, il paese nasce proprio quando, in seguito alla caduta di Costantinopoli, non fu più possibile accedere ai giacimenti di allume dell’oriente mediterraneo. All’epoca l’allume era importante perché serviva per conciare le pelli, fissare i colori sulle stoffe, fabbricare la carta, o per usi medici.
Fu nel 1462 che si scoprì che nel Monti della Tolfa vi era una cospicua presenza di allunite (da cui si ricava con un complesso procedimento industriale l'allume) tale da compensare del tutto la grave perdita subita. La scoperta, attribuita con colorite narrazioni a Giovanni Di Castro, fu all'origine dell'estromissione dei Frangipane della Tolfa e della gestione papale diretta delle "allumiere".
Ancora oggi è possibile vedere queste miniere in tutta la loro magnificenza. Nel nostro cammino nella faggeta depressa, diventata Monumento Naturale, ne incontreremo alcune; la più imponente è quella del Silenzio (un tempo chiamata cava del Moro) a cielo aperto mentre quella di Santa Barbara è in galleria a testimonianza dei due metodi di estrazione utilizzati.
La felice posizione geografica di questi monti, le ottime condizioni di abitabilità e le varie risorse economiche hanno reso possibile la loro frequentazione, sin dalle epoche più antiche. Nel più importante palazzo storico di Allumiere infatti è custodito uno straordinario museo che ci racconta le origini e la storia del territorio dalla preistoria fino allo sfruttamento delle miniere di alunite nel XIX secolo. Il museo, uno dei più interessanti, completo e ricco di preziose testimonianze è organizzato in quattro sezioni: paleontologica, archeologica, geo-mineraria e naturalistica. Particolarmente ricca è la documentazione sull'estrazione e la produzione dell'allume cui è legata la storia locale.
Lasciando al museo i resti di un elefante antico, uri, cervi, cavalli e iene, quali antichi animali che popolavano la zona, ci dirigeremo dagli asini, da secoli e per tradizione, i veri abitanti del luogo. Infatti, dal 1965 ogni anno ad agosto si tiene il Palio delle Contrade che viene corso con gli asini al posto dei cavalli in ricordo di questo animale che era indispensabile per trainare i carri adibiti al trasporto del minerale di allume. Visiteremo infatti un allevamento di asine, voluto da una giovane famiglia locale che, con una geniale innovazione della tradizione, produce prodotti alimentari e cosmetici a base di latte d’asina e di mucca.
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